venerdì 5 luglio 2019

Nail art creative

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Quando rimugini un pensiero fisso, non sei nel qui ed ora, ma sei solitamente nel passato oppure in un ipotetico futuro. Spostare l’attenzione nel qui ed ora è il trucco per ridurre l’influenza, fino a cessarla, di quei pensieri fissi che diventano ossessioni.


Come abbiamo detto, quando continuiamo a rimuginare su un pensiero è perché questo non ha soluzione. Tuttavia, poiché ci influenza, ci aggrappiamo ad esso. Pensare di continuo a qualcosa non fa altro che causarci ansia ed accrescere il pensiero, perché ci tormentiamo nel presente per qualcosa che, in realtà, è accaduto in passato.


Pensieri negativi che tormentano. Un fatto è certo: i pensieri ossessivi e fissi tolgono energia e fanno molto male.


Come un tarlo che continua a riaffacciarsi, assorbono la nostra il nostro benessere e attaccano la nostra serenità. Ma non impossibile.


Elimina tutto quello che può fartelo ricordare, le sue cose, la musica che te lo ricorda. E poi concentrati su altro! Esci con gli amici e conosci. Come eliminare il pensiero tossico e lasciare che una persona negativa esca dalla nostra testa?


Il pensiero è astratto: impedisce di “vedere” il problema. Valida, quindi, l’idea di fare uno schema o un disegno del chiodo fisso, cercando collegamenti e possibili soluzioni: mettendo tutto nero su bianco si “scarica” la memoria di lavoro, ormai saturata dal pensiero assediante, lasciando spazio per altre informazioni. Per eliminare i pensieri negativi devi cambiare regole e visione delle cose, devi arrivare a un approccio diverso alla realtà, come detto.


Parlare e confidarsi con qualcuno a volte è la via più semplice per alleviare la morsa dei pensieri fissi. Bastano anche minuti con una persona che conosci per sentirsi già meglio. Un pensiero ossessivo può tormentare giorno e notte, tanto da impedire il regolare svolgimento dei compiti oppure delle faccende quotidiane, facendole eseguire in maniera non adeguata.


Quando una persona viene colta dall’ansia o da pensieri intrusivi molto forti, può capitare che reagisca mettendo in atto rituali di comportamento (gesti o azioni ripetitive) o di pensiero (formule magiche, preghiere, ripetizione di parole), che prendono il nome di compulsioni e, dunque, andare incontro ad un disturbo ben preciso, ovvero il disturbo ossessivo-compulsivo. E’ vero, ma fino ad un certo punto.


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Il tempo passato sul pensiero e ancor di più sui giudizi sarà solo benzina per rendere il pensiero da casuale ad ossessivo. L’idea di ossessione è che non ci si può concentrare su nient’altro che su un tema specifico, un pensiero fisso.


I " pensieri fissi ", che ritornano senza darci pace, una tristezza profonda che si manifesta come stanchezza sono segnali che ci dicono che è necessario fermarsi e occuparsi di sè e della propria sofferenza. Solitamente, la prima cosa che facciamo quando vogliamo eliminare un pensiero che ci affolla la mente, è cercare di scacciarlo.


Purtroppo, come molti studi hanno dimostrato, la soppressione del pensiero non funziona. Il metodo più naturale che si è portati a mettere in atto è provare ad eliminare i pensieri ansiogeni dalla nostra mente. Paradossalmente, provando a scacciarli via, essi si ripresentano con forza maggiore. Osserva le Tue idee fisse, i Tuoi pensieri.


Semplicemente osserva: Tu non sei la Tua idea fissa. Per esempio capovolgi un cassetto sul pavimento e circonda il contenuto con un nastro, a mò di confine. Non combattere i pensieri. In un’ottica cognitivista costruttivista, i pensieri ossessivi rappresentano un tentativo di soluzione a problematiche rimaste in sospeso (e come tali vanno più compresi che eliminati ), per esempio emozioni non ben focalizzate o non completamente elaborate su esperienze vissute, che vengono continuamente riproposte all’attenzione consapevole per la risoluzione.


Quando le fissazioni sono pensieri (fissazioni mentali) La tua mente non fa che focalizzarsi su un determinato pensiero (ossessivo) e non c’è distrazione che possa interrompere questo ciclo. Ormai è diventato spontaneo e inevitabile che ogni giorno dalla mattina alla sera il tuo pensiero fisso sia quello. Questo è solo un esempio e non necessariamente c’è bisogno di un terapeuta per innescare gli ancoraggi.


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Vediamo come questa tecnica può essere utilizzata per eliminare i vostri pensieri negativi. Inizialmente, si può scegliere di schioccare le dita ogni volta che un pensiero positivo attraversa la tua mente.


Teoria e terapia del pensiero ripetitivo (Raffaello Cortina Editore) di Gabriele Caselli, Giovanni Ruggiero e Sandra Sassaroli, docenti della Scuola di specializzazione in psicoterapia cognitiva “Studi cognitivi” di Milano, ne mostra un buon numero, tutte supportate da rigorosi lavori di ricerca scientifica. Si tratta di una tecnica che permette di comprendere come le paure portate dal pensiero fisso siano eccessive e esagerate, ma soprattutto di come la persona sia all’interno di un automatismo.


La prima cosa da fare è creare un mantra che permetta di prendere coscienza del pensiero ossessivo e lo riconduca alla realtà, anche se eliminare del tutto un’ossessione è davvero difficile. Ecco come eliminare un pensiero negativo in modo rapido ed efficace.


Premetto che non sonl per niente una brutta ragazza e con il mio corpo ho un buonissimo rapporto, anzi vorrei ingrassare un pochino. I TAROCCHI – predire il futuro.

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